L’artista Davide Iovino realizza una medaglia alla memoria di Mario D’Aleo in occasione del quarantennale dalla sua scomparsa, senza dimenticare l’amico e collega il Capitano Emanuele Basile

“Da tempo ho pensato di realizzare questa medaglia  e poterla donare al
Parlamento della Legalità Internazionale, con il quale coopero da diverso tempo, soprattutto grazie all’impegno del suo fondatore il professore Nicolò Mannino. Nel corso degli anni il lavoro del Parlamento della Legalità è stato quello di sensibilizzare migliaia di giovani a fare della cultura della legalità  un modo di essere e oggi continuiamo questa sensibilizzazione richiamando Uomini che hanno detto da quale parte stare sempre e solo con la schiena diritta”.

In occasione del quarantennale dalla scomparsa del Capitano D’Aleo, lo scultore Davide Iovino ha voluto omaggiare il coraggio di quest’uomo con questa medaglia, senza dimenticare il collega ed amico, il Capitano Basile, deceduto per lo stesso motivo: la sete di verità e giustizia da raggiungere ad ogni costo. La realizzazione della medaglia, che non è una mera rappresentazione estetica del volto, ma un messaggio di perseveranza nel raggiungere la verità, anche se ritrae il Capitano D’Aleo, lo scultore tende a precisare che tutto è nato da una riflessione sulla figura di Emanuele Basile. L’artista, infatti, così come nella vita da docente, nel parlare ai suoi studenti commemora entrambe le figure, s’impegnerà a realizzare un’opera per il ricordo del Capitano Basile, affinchè il suo sacrificio, che gli costò la vita, venga sempre ricordato.

Qui di seguito alcune testate giornalistiche che parlano dell’evento

ladiscussione.com

siciliahub.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sensibilizzare i giovani alle problematiche sociali attraverso l’arte

Giorno 13 gennaio 2015, su invito del Comune di Mazara del Vallo, in particolare dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Adele Spagnolo, si è svolto un incontro tra l’artista contemporaneo Davide Iovino e gli allievi del Liceo Artistico di Mazara del Vallo. Durante l’incontro è stato svolto un laboratorio di incisione artistica, in cui i ragazzi hanno posto particolare entusiasmo sulle tecniche evidenziate, porgendo domande ed entusiasmandosi davanti alle opere realizzate attraverso il torchio calcografico. Ma ciò che ha più premuto nell’organizzare questo incontro è stato il sensibilizzare i giovani verso tematiche, mai più che oggi attuali, contro la violenza sulle donne, tematica evidenziata durante la mostra personale di Davide Iovino, dal titolo “Essere Urbano”, attraverso l’esposizione delle opere pittoriche appartenente alla serie “posSEXion”.

Lo Scultore ha sentitamente ringraziato il Sindaco, l’On. Nicola Cristaldi, l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Adele Spagnolo, ed il Consigliere Giorgio Randazzo per aver permesso la realizzazione di questo incontro, presso la Galleria d’Arte Contemporanea “Santo Vassallo”.

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Immagini

“Essere Urbano” – Mostra personale dello Scultore Davide Iovino

Dal 29 dicembre 2014 fino al 6 gennaio 2015 si svolgerà la Mostra personale dello Scultore Davide Iovino, dal titolo “Essere Urbano”, presso la Galleria d’Arte Contemporanea “Santo Vassallo” Mazara del Vallo (TP). Senza voler interrompere il filone di ricerca del giovane artista mazarese a cui è stata intitolata la galleria d’arte contemporanea, Davide Iovino, attraverso le sue opere, vuole evidenziare le peculiarità dell’uomo urbano e mettere in luce ciò che è diventato, racchiudere ed esporre tutti i pregi ed i difetti, dalle abitudini prese nelle metropoli, fino ai luoghi comuni, evidenziando, di contro, ciò che invece è andato perduto. Tutto questo verrà trasmesso attraverso opere scultoree, pittoriche e incisorie.

L’inaugurazione avverrà il 29 dicembre 2014, alle ore 17:00, presso la Galleria d’Arte Contemporanea “Santo Vassallo”, in Via Delle Sette Chiese.

 

Evento patrocinato dal Comune di Mazara del Vallo e con la partecipazione di “C.P.A. – Protezione Civile” Sez. di Mazara del Vallo

Immagini Mostra “Plastika”

Mostra dello scultore Davide Iovino, svoltasi a Palermo nell’ottobre 2011, presso gli spazi espositivi di Villa Niscemi.

Dalla forma classica al materiale più contemporaneo

La mostra “Plastika” è stata allestita tenendo conto di un percorso visivo che passasse dalla scultura e dalla grafica con caratteristiche e materiali più moderni e classici, situati alla sinistra della sala, per poi passare nella parte più contemporanea, la parte destra, incentrata non tanto sulla forma, ma sulla materia, esponendo opere che potessero suscitare, nel visitatore, curiosità sul significato di tale scelta. L’attenzione è stata attirata molto dal così detto “Assalto degli eco-mostri”, sculture venute fuori da soli materiali di riciclo; grandi e piccini guardavano meravigliati come una lattina o un tubo di plastica potessero diventare opere d’arte. Interesse è stato manifestato dalle sculture in poliuretano espanso, come “I nidi” o “Le rane” e lo stupore di molti si soffermava sulla leggerezza e, allo stesso tempo, sulla robustezza di tale materiale. A molti è nata la curiosità di cosa significassero le opere “Infinito”, “Paesaggio”, “Plastica – Plex e colore”, “Plastica 31″, “La Mattanza”, “Tempo diverso – Uguali nei tempi” e dopo un’accurata spiegazione ed un attento ascolto, anche nei visitatori sono nati gli stessi sentimenti e sensazioni dell’autore.

Ma quello che ha attirato di più, sia per la linearità visiva che per la classicità formale, sono state le opere “Dafne”, “Ciccio”, “Io e le mie donne” e “L’amore del Minotauro”, che, se all’apparenza sembrano di facile interpretazione, in realtà nascondono un significato più intimo ed interiore dell’artista, significato che può essere ben diverso da quello che può nascere in colui che osserva.

Il titolo della mostra è stato scelto per racchiudere, in una sola parola, una disciplina, la disciplina plastica, ed il materiale di cui oggi la società non ne può fare a meno.

Roberta La Bua

Per visionare le immagini più significative della mostra dello scultore palermitano  cliccate qui

ILLUMINAZIONI – 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia

Poter visitare un padiglione come quello “Italia”, di questa edizione della Biennale, significa ritrovare il polimorfismo dell’Arte Contemporanea. Mentre il video invade le sale e nel padiglione Stati Uniti si capovolge un ingombrante carro armato per sviluppare il più leggero “pensiero”, gli italiani dimostrano come è ancora possibile ritrovare un mondo nel solo spazio di una tela.

 

 

Davide Iovino.